La spalla è un’articolazione chiamata enartrosi, composta cioè da una parte sferica e da una concava. La parte concava ha una piccola superficie ed e' poco profonda mentre la parte convessa è una emisfera. Questa unione tra una parte concava con queste caratteristiche e una emisfera molto piu' grande permette un vasto range di movimento, ma anche una predisposizione all’instabilità. Per aumentare la stabilità articolare senza però diminuire l’ampiezza di movimento, la parte concava è resa più profonda da un anello cartilagineo inserito lungo la sua circonferenza, chiamato “Labrum”. Il tendine del capo lungo del bicipite si inserisce sulla porzione superiore di questo anello.
COS’E’ UNA LESIONE SLAP?
La lesione SLAP si verifica quando il labbro superiore si distacca dalla sua inserzione ossea nell'area di inserzione del capo lungo del bicipite, estendendosi sia anteriormente che posteriormente e da qui il nome SLAP (Superior Labrum Lesion from Anterior to Posterior).
COME SI VERIFICA?
La lesione avviene di solito a causa di sollevamento di pesi importanti, di trazione brusca dell’arto superiore (come nello sci nautico), di movimenti ripetuti oltre la linea del capo (tennis, lancio) o di una caduta con braccio teso in avanti.
COME VIENE DIAGNOSTICATA?
La diagnosi di sospetto avviene mediante la raccolta anamnestica e l’esame clinico. Il paziente può presentare dolore o scatti articolari e faticabilità con diminuzione delle prestazioni atletiche. Se associata ad una lesione del labbro anteriore può manifestarsi clinicamente come instabilità articolare o con vere e proprie lussazioni. Esami diagnostici mirati come una Artro-RM possono confermare la diagnosi. Talvolta, in presenza di segni clinici o radiologici dubbi, può essere utile una artroscopia diagnostica poichè nessun mezzo clinico o strumentale ad oggi riesce a dare una diagnosi di certezza di tale lesione nel 100% dei casi.
CHI VIENE TRATTATO?
Se la lesione è sintomatica può essere trattata chirurgicamente in artroscopia. La procedura è eseguita in day-surgery. Utilizzando ancorette dedicate con suture, il labrum cartilagineo lesionato viene reinserito nel suo punto di origine. Talvolta la lesione è irreparabile: in questi casi viene solo reso più omogeneo e più stabile ed il capo lungo del bicipite viene tenodesizzato (fissato all'osso sempre mediante ancore e fili) a livello del solco bicipitale.
INDICAZIONI GENERALI
Il paziente rimane in ospedale per una giornata o al massimo una notte. Alla dimissione del paziente vengono insegnati degli esercizi da svolgere a casa e vengono date delle indicazioni riguardanti la convalescenza. Il paziente dovvrà utilizzare un tutore che dovrà essere tenuto per 4 settimane. Nel periodo postoperatorio è opportuno che il braccio ed il gomito non vengano estesi con forza e non vengano sollevati pesi per almeno 6 settimane. La ripresa del lavoro può avvenire tra le 8 e le 10 settimane, in relazione al tipo di lavoro. I sintomi migliorano dell’80% dopo 3 mesi ma talvolta occorrono 6 mesi-1 anno per un recupero completo.
COMPLICANZE
Possono essere di carattere anestesiologico, infezioni, il non raggiungimento dei risultati sperati, la necessità di un nuovo intervento chirurgico, le lesioni vascolonervose periferiche, il dolore residuo, la rigidità post-chirurgica, il fallimento della sutura con comparsa di una deformità clinica detta Popeye sign (lesione di Brccio di Ferro come il personaggio del fumetto).
Per ulteriori informazioni si prega di parlare con il proprio chirurgo prima dell’intervento.
COSA ASPETTARSI DALL’INTERVENTO E DALLA RIABILITAZIONE
DOLORE
Un anestetico locale o un blocco nervoso periferico sono spesso adiuvanti all’anestesia generale; ciò comporta una sensazione d’intorpidimento dell’arto durante l’immediato periodo postoperatorio che puo' durare alcune ore. Dopo l’esaurimento dell’effetto dell’anestesia la spalla potrebbe essere dolorosa e quindi vengono prescritti al paziente dei farmaci antidolorifici. La borsa del ghiaccio è un altro efficace rimedio contro il dolore postoperatorio; tenerla per 15-20 minuti 3-4 volte al giorno.
TUTORE
Il paziente esce dalla sala operatoria con il braccio immobilizzato od un tutore reggibraccio. Questo tutore deve essere indossato per 4 settimane per permettere una corretta guarigione. Bisogna evitare movimenti bruschi in estensione e il sollevamento di pesi per 6 settimane.
GUIDARE
Si può riprendere a guidare dopo 4-6 settimane.
LE FERITE CHIRURGICHE
Questo intervento di artroscopia viene eseguito attraverso 3 o 4 incisioni di 5 mm. I punti di sutura sono spesso riassorbibili coperti da medicazioni delle ferite, le quali devono essere mantenute asciutte fino a guarigione (7-10 giorni).
RIPRESA DEL LAVORO
Dipende dall’attività lavorativa. Se si svolge un lavoro sedentario si può tornare appena si abbandona il tutore (4 settimane) o addirittura prima con dei particolari accorgimenti. Se il lavoro comporta l’utilizzo dell’arto superiore oltre la linea delle spalle o il sollevamento di pesi, può essere necessario un periodo più lungo di assenza (8-12 settimane).
HOBBY E SPORT
Si devono evitare movimenti ripetitivi oltre la linea del capo ed attività che prevedono forze in estensione del gomito per circa 3 mesi. Il Golf può essere ripreso dopo 12 settimane. Per indicazioni precise su ogni tipo di sport si puo' chiedere al proprio chirurgo e fisoterapista. Sport da contatto o pericolosi devono essere evitati per 6 mesi dopo l’intervento.
CONTROLLI
Il paziente viene visto dopo 3-4 settimane dall’intervento dal chirurgo, così da valutare i progressi e la mobilità dell’arto operato. Vengono quindi impostati nuovi esercizi.
ESERCIZI
Una volta dimesso dall’ospedale, il paziente dovrebbe svolgere quotidianamente gli esercizi insegnati al momento della dimissione seguendo un opportuno protocollo. L’arto operato potrebbe essere dolente durante lo svolgimento degli esercizi, ma il dolore non dovrebbe essere intenso o duraturo. L’obiettivo è svolgere gli esercizi 2-3 volte al giorno.