- il movimento verso l'alto e verso il basso lungo un asse orizzontale perpendicolare al piano della scapola,
- i movimenti di rotazione interna ed esterna intorno ad un asse verticale attraverso il piano della scapola e
- un movimento antero-posteriore intorno ad un asse orizzontale parallelo al piano della scapola.
La scapola ha diversi compiti e ruoli atti a garantire una normale funzionalità della spalla.
Innanzitutto la scapola è una stabile base per i movimenti dell'omero. La glena e la testa omerale si articolano tra loro rendendo la spalla un complesso stabile.
Secondariamente la scapola è la base per l'inserzione dei muscoli della cuffia dei rotatori, senza dei quali i movimenti della spalla non sarebbero possibili.
Durante l'abduzione e la flessione frontale dell'omero la scapola trasla posteriormente, ruota esternamente e ruota verso l'alto per consentire alla testa omerale di muoversi senza entrare in conflitto con il margine antero-laterale dell'acromion.
Il ritmo scapolo-omerale è definito come un rapporto 2:1, con un coinvolgimento della scapola via via sempre maggiore a partire dai 30 gradi di abduzione e flessione frontale. In caso di anomalie nella mobilità della scapola, i movimenti di abduzione e flessione frontale potrebbero risultare difficoltosi e talvolta dolorosi.
Alterazioni nel movimento scapolo-toracico o anomalie di posizione della scapola sono state definite dalla comunità scientifica "scapola alata" o più di recente "discinesia scapolo-toracica". L'inibizione della muscolatura e la risultante instabilità della scapola sembrano essere la risposta non specifica a una condizione di dolore cronico della spalla più che una specifica risposta a determinate patologie a carico dell'articolazione gleno-omerale.
Molti autori hanno collegato la discinesia scapolo-toracica alla spalla dolorosa e alla sindrome da conflitto subacromiale o all'instabilità multidirezionale. Uno sbilanciamento nella funzione della muscolatura periscapolare sembra essere responsabile di molte problematiche a carico della spalla.
La riduzione di forza e attività del serrato anteriore e dei medi e bassi fasci del trapezio, in associazione con un'aumentata attività delle fibre superiori del trapezio stesso sembrano essere le cause principali della discinesia scapolo-toracica. Studi elettromiografici sono stati condotti per analizzare il comportamento dei diversi fasci muscolari potenzialmente responsabili della discinesia, ma ulteriori studi sono necessari per fare maggiore chiarezza.
Il risultato di questo sbilanciamento di forze nella muscolatura periscapolare è la prominenza del margine mediale e dell'apice della scapola durante l'abduzione e la flessione frontale dell'omero.
La discinesia scapolo-toracica è stata definita come:
- anomalia nella posizione della scapola statica e/o dinamica caratterizzata della prominenza del margine mediale della stessa; o
- prominenza dell'angolo inferiore e/o elevazione precoce della scapola durante abduzione o la flessione frontale della scapola, e/o
- rapida e precoce rotazione verso il basso della scapola durante il movimento di discesa dell'arto.
Eziologia
Le lesioni del nervo toracico lungo e del nervo accessorio spinale sono causa della paralisi del muscolo serrato anteriore e del muscolo trapezio e sono quindi due cause, seppur non molto frequenti, di scapola alata. Osteofiti e anomalie ossee, viziata consolidazione di fratture della scapola o delle coste, la deformità di Sprengel o le borsiti sono causa di un anomalo movimento scapolare e portano spesso al delinearsi di una condizione definita "snapping scapula" a causa del caratteristico rumore che è possibile avvertire durante i movimenti di abduzione e flessione frontale dell'omero. Nella maggior parte dei casi ad essere coinvolto è l'angolo supero-mediale. Le fratture di clavicola guarite in accorciamento e l'artrosi o la lussazione acromion-clavicolare possono portare a difetti nella mobilita' scapolo-toracica.
Altre condizioni sono strettamente collegate alla discinesia scapolo-toracica anche se non è ancora chiaro se esse ne siano la causa o la conseguenza. La debolezza e/o la precoce affaticabilità muscolare portano ad uno sbilanciamento delle forze responsabili della stabilità scapolare e quindi a conflitto subacromiale durante i movimenti dell'arto; allo stesso modo una sindrome da conflitto subacromiale è spesso associata a discinesia della scapola in quanto una ridotta mobilità della spalla a scopo antalgico può portare col tempo ad un disequilibrio nelle forze muscolari responsabili della corretta motilita' scapolare.
Anche l'instabilità multidirezionale di spalla è spesso associata alla discinesia della scapola ed è, anche in questo caso, difficile capire se sia essa causa o conseguenza della stessa.
La postura e l'ipercifosi cervicale sono state descritte come possibili cause di scapola alata ma ulteriori studi sono necessari al riguardo per definire se vi sia o meno una reale responsabilità di queste condizioni.
La rigidità della capsula posteriore può essere causa di discinesia scapolo-toracica e conflitto subacromiale aumentando la protrazione (inclinazione e traslazione anteriore) della scapola.
Valutazione clinica
Alcuni test utilizzati nella pratica clinica per valutare la funzionalità scapolo-toracica sono:
- Osservazione della scapola (Scapular Dyskinesis Test). Da dietro il paziente, il medico osserva la cinetica della scapola durante i movimenti di abduzione e di flessione frontale.
- Test di valutazione della variazione della sintomatologia. Questa serie di test analizzano i cambiamenti nella sintomatologia dolorosa in base a variazioni della posizione della scapola durante i movimenti di abduzione e flessione dell'arto.
- Test di riposizionamento della scapola (Scapular Reposition Test). La scapola viene spostata posteriormente e ruotata esternemente dal medico mentre il paziente abduce o flette l'arto.
- Test di riposizionamento della scapola (Scapular Retraction Test). La scapola viene passivamente spostata posteriormente dal medico mentre il paziente abduce o flette l'arto.
- Test scapolare assistito (Scapular Assistance Test). La rotazione verso l'alto della scapola è assistita manualmente durante l'elevazione dell'arto.
Trattamento
Il trattamento della discinesia scapolo-toracica di solito non è chirurgico, ma talvolta quando il trattamento conservativo fallisce, la chirurgia è necessaria.
Trattamento conservativo
La fisioterapia è alla base del trattamento conservativo. Lo scopo del trattamento riabilitativo è sia rendere più elastica, sia rinforzare la muscolatura. I muscoli interessati sono il piccolo pettorale, spesso retratto, i fasci medi e inferiori del trapezio e il serrato anteriore.
Importante nel programma riabilitativo è favorire gli esercizi di resistenza rispetto a quelli di forza, in quanto la muscolatura periscapolare è adibita ad un compito di stabilizzazione posturale, il loro ruolo è quindi centrato su uno sforzo di media intensità ma di lunga durata più che uno sforzo intenso di breve durata.