
La regione subacromiale è compresa tra la testa dell’omero in basso e l'acromion, continuazione della spina della scapola, in alto.
Tra queste due strutture scorrono i tendini della cuffia dei rotatori protetti da una cosiddetta borsa (una sorta di cuscino formato da tessuto fibroso ed elastico) che li separa dall'acromion.
A causa di determinati movimenti e posizioni della spalla la borsa sottoacromiale può venire compressa e quindi infiammarsi. Il dolore che tipicamente il paziente accusa è causato da tale compressione ed è evocato da movimenti come quelli che si eseguono per indossare una giacca.
Altra possibile causa di dolore in questa regione è rappresentata dall'articolazione acromionclaveare (AC) caratterizzata dalla presenza tra l'acromion e la clavicola di un piccolo menisco cartilagineo che spesso è sede di processi infiammatori o degenerativi che provocano dolore durante movimenti di massima elevazione anteriore del braccio e di adduzione.
Un'altra possibile causa di dolore in questa regione della spalla può essere data dalla presenza di deposito di calcio (calcificazione) che rappresenta un ostacolo al movimento della spalla.
L'operazione
L'intervento viene effettuato mediante una chirurgia "a buco di serratura"; usualmente attraverso due o tre ferite di 5mm circa. Si tratta di tagliare il legamento e asportare una parte dell'osso acromiale. Questo aumenta lo spazio dell'area subacromiale e riduce la pressione sul muscolo, sul tendine e sulla borsa, permettendo a questi di guarire.
Il dolore potrebbe anche nascere della piccola articolazione tra l'acromion e la clavicola, a causa di un danno cartilagineo o artrosi. In questi casi viene effettuata una artroplastica di resezione, che consiste nella rimozione di pochi millimetri di osso su ogni capo articolare.
Se si dovesse trovare un deposito calcifico nei tendini, questo verrà asportato per favorire la guarigione degli stessi.
La vostra spalla verrà esaminata sotto anestesia (EUA) e, se dovesse essere rigida, con movimenti ristretti, potrebbe essere necessaria una manipolazione sotto anestesia (MUA) per rilasciare la contrattura o un release capsulare artroscopico.
Se durante la procedura artroscopica dovesse venire riconosciuta una lesione dei tendini della cuffia dei rotatori, il chirurgo potrebbe dover effettuare una riparazione di questi tendini lesionati*.
Una riparazione consiste nel suturare il tendine lesionato di nuovo sulla sua inserzione all'osso. Questo viene effettuato utilizzando delle piccole ancore con fili inseriti per riattaccare i tendini rotti sull'osso. Questa riparazione dovrà essere protetta fino a quando non guariranno i tendini (per una guarigione iniziale bisogna considerare un periodo di 6 settimane circa).
*Questo necessiterà di un regime post operatorio differente rispetto alla decompressione subacromiale - SARA' NECESSARIA UNA ASTENSIONE DALLE ATTIVITA' QUOTIDIANE E DALLA GUIDA PER 6-8 SETTIMANE.
Se NON desiderate che i tendini rotti vengano riparati - per favore fatelo sapere al chirurgo prima dell'intervento.
CONSIGLI GENERALI
L'intervento viene eseguito generalmente in day surgery o talvolta puo' necessitare di un ricovero della durata di una notte. Alla dimissione del paziente gli vengono insegnati degli esercizi da svolgere a casa e vengono dati consigli sulla convalescenza.
Un tutore reggibraccio viene fornito al paziente, così da mantenere l’arto operato in una posizione confortevole. Si può mettere e togliere tutte le volte che si vuole e andrebbe abbandonato il prima possibile.
Il paziente viene incoraggiato ad usare l’arto operato, così da poter tornare al lavoro da una a quattro settimane dopo l’intervento, a seconda dell’attività lavorativa. Dopo circa 3 mesi si riacquista l’80% della funzionalità della spalla, ma talvolta occorre fino ad un anno per avere la completa scomparsa della sintomatologia dolorosa.
COMPLICANZE
Come in ogni tipo di chirurgia, esiste il rischio di alcune rare complicanze. Esse sono:
• Complicanze di carattere anestesiologico
• Infezioni
• Non raggiungimento dei risultati sperati
• La necessità di un nuovo intervento chirurgico
• Fratture
• Lesioni vascolonervose periferiche
• Dolore residuo e rigidità post-chirurgica
Cosa aspettarsi dall’intervento e dalla riabilitazione
Dolore:
Un anestetico locale o un blocco nervoso periferico sono spesso adiuvanti all’anestesia generale; ciò comporta una sensazione d’intorpidimento dell’arto durante l’immediato periodo postoperatorio che dura qualche ora. Dopo l’esaurimento dell’effetto dell’anestesia l’arto operato potrebbe essere doloroso e quindi vengono di solito somministrati al paziente dei farmaci antidolorifici. Farmaci che vengono assunti anche una volta a casa. La borsa del ghiaccio applicata per 20-30 minuti dalle 3 alle 5 volte al giorno, è un altro efficace rimedio contro il dolore postoperatorio.
L’utilizzo del tutore:
Il paziente esce dalla sala operatoria con l'arto immobilizzato o con un tutore reggibraccio. Il tutore serve solo al confort del paziente e dovrebbe essere abbandonato il prima possibile (normalmente entro uno o due giorni). Alcuni pazienti preferiscono mantenerlo per un periodo più lungo, soprattutto se presentano dolore durante la notte.
Le ferite chirurgiche:
L’artroscopia di solito viene eseguita attraverso 2 o 3 incisioni di circa 5 mm. In genere non vengono messi punti di sutura bensì solo dei cerotti per coprire le piccole ferite o dei punti riassorbibili che cadono dopo 2-3 settimane spontaneamente. I cerotti poi vengono rimossi dopo 7-10 giorni.
Guidare:
Si può già ricominciare a guidare dopo circa 1 settimana o comunque appena si e' in grado di farlo in condizioni di sicurezza potendo eseguire se necessario le tipiche manovre di emergenza richieste dalla guida di un'autovetura.
Ripresa del lavoro:
Dipenderà dal tipo di lavoro. Nel caso di un lavoro sedentario si può riprendere anche dopo una settimana, nel caso di un lavoro manuale e faticoso di solito è necessario un periodo più lungo.
Hobby e sport:
Bisogna evitare attività prolungate e ripetitive che prevedono l’utilizzo dell’arto operato oltre la linea delle spalle per circa 3 mesi. Riguardo al nuoto, si può iniziare con lo stile a rana non appena possibile ed è meglio evitare il dorso per circa 3 mesi. Il golf puo' essere ripreso dopo 6-8 settimane. Per avere consigli mirati sui vari tipi di sport, chiedere sempre al proprio medico chirurgo e fisioterapista.
Controlli:
Il primo controllo postoperatorio avviene dopo circa 3 settimane presso la Reading Shoulder Unit, così che il chirurgo o il fisioterapista possano controllare i progressi e la mobilità dell’arto operato e quindi impostare il successivo programma riabilitativo.
Evoluzione:
E’ variabile. In base alla nostra esperienza si può prevedere un miglioramento dei movimenti al di sotto della linea della spalla entro le prime 3 settimane. Dopo 3 settimane comunque l’arco di movimento di solito è migliorato ma persistono spesso dolori residui quando si muove l’arto oltre la linea della testa o durante le rotazioni forzate. Dopo 3 mesi dall’intervento chirurgico i sintomi algici raggiungono un miglioramento dell’80% circa e continuano a migliorare fino ad un anno dall’intervento.