L'artrosi del gomito è più comune nei maschi di mezza età che svolgono attività manuali faticose o in caso di precedente infortunio al gomito o fratture e danni al gomito causati da artrite reumatoide o gotta.
Ha uno sviluppo progressivo nel corso degli anni che porta a dolore, rigidità, deformità e gonfiore dell'articolazione colpita.
Nella maggior parte dei casi l’esame radiografico permette di avere informazioni sufficienti circa il grado della deformità articolare, nei casi di deformità molto avanzate ci si può avvalere dell’esame TAC per avere una visione bi e tridimensionale del gomito.
Il trattamento di questa condizione deve essere adattato alle esigenze individuali nonché al grado di usura della cartilagine e dei sintomi clinici.
In caso di artrosi di grado lieve caratterizzata da dolore incostante, rigidità moderata, il trattamento può essere conservativo con antidolorifici e la modifica delle attività svolte evitando sollevamento di carichi pesanti ed esercizi ripetitivi. È indicato, inoltre, un programma di fisioterapia mirata per allungare la capsula articolare e diminuire le concomitanti contratture muscolari.
Nell'artrosi di grado moderato con perdita del movimento articolare (il range di movimento funzionale compatibile con un'esistenza non limitata da una patologia di gomito e' compreso tra 30° di estensione e 130° di flessione, 50° di pronazione -palmo della mano in basso- e di supinazione -palmo della mano in alto-), dolore costante ed episodi ripetuti di blocco articolare, può essere indicata una terapia chirurgica a cielo aperto o più spesso in artroscopia che mira a liberare l’articolazione dalle aderenze, all’asportazione di osteofiti ed al release della capsula articolare. I risultati sono abbastanza buoni con risoluzione del dolore a lungo termine.